domenica 23 settembre 2012

Am I wrong? Why?

Posted in by Unknown | Edit
Fu in quel momento che compresi davvero quanto la mia condizione di solitaria mi avesse inglobata. Era una conclusione ovvia, a cui sarei dovuta arrivare da tempo. Non erano loro che non conoscevano la mia musica, ero io che non conoscevo la loro. Non erano loro che non avevano un briciolo di cultura, ero io che ne avevo troppa. Non erano loro a parlare una lingua diversa, lì la straniera ero io. Non c'era sedicenne che passasse le giornate chiusa in camera a leggere un libro dopo l'altro, a vivere tramite le cronache di qualcuno che ne anche esisteva, ad innamorarsi di un'identità fittizia.
Io ero diversa. E, in qualche modo, sbagliata.
Tutti loro passavano le giornate estive in piscina, e le nottate in discoteca. Facevano pigiama party, baciavano i loro partner, prestavano attenzione alla linea e in ogni momento libero uscivano in centro.
Io restavo alzata fino a tardi per non lasciare una storia senza un finale.
Loro facevano in modo di dimenticarsi come si fa a stare al mondo ingoiando un bicchiere dopo l'altro di ciò che non era acqua seppur sembrandolo.
Io sgraffignavo i giornali con i cruciverba a mio padre e giocavo a carte con mia nonna. Inventavo storie su storie, narravo di amore, amicizia, rivalità. E tutto questo era sbagliato.
Perché?
Avevo preferito continuare ad essere me stessa piuttosto che venire accettata da persone come loro, ma avevo fatto male i calcoli. Se da una parte avevo degli amici a cui volevo un bene infinito, dall'altra ero sola perché tutti questi amici si vergognavano di me, ne avevo la certezza. Perché io ero sbagliata. Non facevo altro che causare problemi a chiunque mi si avvicinasse, lamentarmi di qualsiasi cosa ed arrabbiarmi con chi non aveva colpe. In fondo, anch'io mi vergognavo di me stessa, anche se per altri motivi.
Ma, nonostante tutto, non volevo cambiare. Ciò che ero, quello per cui lottavo.. non potevo disfarmene così, non sarebbe stato giusto. Perciò continuavo a fare quel che mi riusciva meglio; leggevo, osservavo le vite altrui senza avere abbastanza coraggio da prendere parte alle loro storie, in attesa della MIA storia.. sempre che ce ne fosse una per le sfigate come me.

ShadowsReader;

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