Mi torna in mente una decina di mesi fa, quando credevo di essere innamorata del ragazzo che piaceva alla mia migliore amica. Ero -sono- di una perfidia inaudita, di un'egoismo immenso e nonostante questo lei mi ha sempre voluto bene. (Dopo mi è passata per fortuna, anche se non è mai stato amore, solo illusioni e persuasioni. Quel maledetto ragazzo ha l'anima nascosta da un cuore di ghiaccio, è una cosa che io amo.. Anche se conoscendolo ho scoperto che lui non ha un'anima, è solo un guscio vuoto). Questa storia mi dette l'ispirazione di scrivere una storia, introspettiva su un ragazzo -che non assomiglia a quello vero, ma è il mio uomo perfetto- che si innamora di una pseudo-me, più bella all'esterno, uguale all'interno; quindi la protagonista si vede costretta a scegliere fra la passione per questo ragazzo e l'amicizia per la sua migliore amica. Ma quando la rileggo mi sembra perfetta per me, mi fa venire le lacrime agli occhi da quanto mi sembra che le emozioni descritte possano essere reali. È davvero strano, per essere qualcosa che io ho scritto, che mi piaccia, ma, mettendo da parte la modestia è così. Solo che la storia è dannatamente perfida e mi vergogno solo per averlo pensato, anche se la protagonista è piena di rimorso, non è abbastanza per scusarmi..
ShadowsReader;
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